Energia e melatonina

Energia e melatonina

Energia e melatonina

Un altro compito della melatonina potrebbe essere quello di proteggere il sistema energetico, che è d'importanza cruciale per la sopravvivenza. Il nostro organismo richiede energia, ossia carburante, per poter funzionare. Un organismo senza carburante non può funzionare al meglio delle sue capacità e alla fine perde colpi e si consuma.

La ghiandola pineale e la melatonina possono operare di concerto per controllare il sistema energetico che alimenta le cellule e fa funzionare bene l'organismo. Senza il giusto quantitativo di energia, tutti i sistemi fisiologici si inceppano. La ghiandola pineale controlla la produzione di un ormone chiamato TRH (l'ormone per il rilascio della tireotropina), il quale stimola la produzione del TSH (ormone che stimola la tiroide), che a sua volta, induce la secrezione dell'ormone tiroideo. Il TSH stimola la tiroide a secernere due ormoni, il T3 e il T4. La melatonina regola la scomposizione del T4 in T3, un ormone assai più energetico, e così facendo influenza il flusso di energia che va a tutti gli organi e le ghiandole del corpo, compresa la stessa pineale. A che cosa serve questa energia? Abbiamo bisogno di energia per far funzionare i nostri sistemi fisiologici e per fornire calore al nostro corpo; essa ci serve anche per produrre altra energia. L'energia è creata nelle cellule da strutture microscopiche dette mitocondri, i quali producono l'ATP (adenosintrifosfato), che è una molecola naturale che contrasta l'invecchiamento letteralmente il carburante che fa funzionare l'organismo. Quando invecchiamo, anche i mitocondri cominciano a declinare. Perdono la loro forma e la loro struttura, tendono a calcificare e non sono più in grado di ripararsi o di produrre nuovi mitocondri. Quando questi organuli si «consumano», producono sempre meno ATP e pertanto l'organismo ha meno carburante - energia - per andare avanti. Per questo motivo un giovane può correre su una rampa di scale facendo due gradini alla volta, mentre un anziano potrebbe doversi fermare ogni due gradini per riposare. Non si tratta solo di un problema di cattiva circolazione: più semplicemente, senza energia è più facile stancarsi. L'ossigeno è essenziale per la produzione di ATP e viene bruciato nel processo. Quando però la produzione di ATP da parte dei mitocondri rallenta, c'è un eccesso di ossigeno che può portare alla formazione dei radicali liberi. Come abbiamo appena visto, i radicali liberi possono danneggiare i tessuti e i sistemi dell'organismo.

Questo discorso ci riporta alla melatonina. Come ho detto in precedenza, la melatonina converte l'ormone tiroideo in una forma più potente che fornisce alle cellule più energia. Perciò, fornendo energia ai mitocondri per produrre più ATP, la melatonina può prevenire la formazione dei radicali liberi in tutti gli organi e le ghiandole del corpo, compresa l'importantissima pineale. Come regolatore di tutte le altre ghiandole, la pineale è una delle ghiandole più attive dell'organismo e produce e consuma costantemente energia. Affinché essa continui a funzionare al livello giovanile, ha bisogno di energia, e deve quindi produrre abbastanza ATP da sostenersi. Infatti, se l'ATP è sufficiente, la ghiandola pineale può continuare a svolgere il suo compito regolatore in maniera efficiente. Una volta che la ghiandola pineale comincia a deteriorarsi, il sistema energetico lentamente perde colpi. La funzionalità della pineale comincia a declinare quando i mitocondri delle sue cellule restano senza energia e non possono più produrre abbastanza ATP. Essi producono invece un'altra sostanza chiamata pirofosfato, che può danneggiare l'organismo. Il pirofosfato si lega con il calcio, che è presente in tutte le cellule e forma sali di calcio.  

Quando la pineale invecchia, essa calcifica e si indurisce. Una volta che si è calcificata, la produzione di melatonina cala. In queste condizioni, anche i livelli di altri importanti ormoni, compreso l'ormone tiroideo, possono alterarsi e questo fa sì che nell'organismo ci sia meno energia disponibile. Senza energia sufficiente, i mitocondri smettono di produrre sufficiente ATP e cominciano a produrre l'agente chimico che provoca la calcificazione. Per esempio, i depositi di calcio nei vasi sanguigni possono causare l'arteriosclerosi o indurimento delle arterie, che ostacola il flusso sanguigno e può dar luogo a infarti o ictus. Depositi di calcio sono stati trovati in altri organi, compreso il cervello e il cuore. Come abbiamo visto, il processo di calcificazione che ha inizio nella pineale può diffondersi in tutto il corpo, provocando la lenta distruzione di ogni cellula e alla fine di ogni sistema. Per dirla in termini semplici, quando la pineale non può più svolgere il suo lavoro, induce il deterioramento dei mitocondri in tutto il corpo, cioè delle centrali di energia delle cellule. Quando i mitocondri si guastano, questo provoca una reazione a catena in tutto l'organismo che porta infine al crollo di tutti gli altri sistemi. Molti ricercatori di primo pianò nel campo dell'invecchiamento credono infatti che un deterioramento nella funzionalità dei mitocondri sia la causa primaria della maggior parte delle malattie dell'invecchiamento, compreso il morbo di Alzheimer, quello di Parkinson e il cancro. 10 credo che l'invecchiamento sia dovuto al fatto che la ghiandola pineale si deteriora, il che a sua volta provoca il rallentamento della funzionalità dei mitocondri. Quando la ghiandola pineale non può più fare il suo lavoro, ogni cellula nel corpo si guasta, compresi i mitocondri. In queste condizioni, cominciamo a invecchiare, e questo ci rende vulnerabili alle malattie. 

Liberamente tratto dal libro la chiave della vita con la melatonina scritto dal dottor Pierpaoli